
Che cosa è stato fatto con le offerte raccolte in Alto Adige in favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia? A due anni dal terremoto che nel 2016 ha duramente colpito Norcia e la Val Nerina, si terrà un incontro pubblico dal titolo
“Quando la terra trema. Norcia: il dopo terremoto tra solidarietà, speranze e frustrazione”
Sarà l’occasione per presentare quanto è stato fatto anche grazie alle offerte provenienti dalla nostra provincia e per fare il punto della situazione in una delle zone dell’Italia centrale maggiormente colpite dal sisma. La situazione resta ancora complicata, anche a causa della burocrazia che spesso rallenta la ricostruzione e la ripresa delle attività. In Umbria i moduli abitativi sono arrivati per tutti, ma le macerie al 70% non sono state ancora rimosse. L’economia è quasi bloccata e le persone, non essendoci lavoro, rischiano di dover abbandonare la propria terra. Le comunità spezzate dal terremoto guardano ancora al loro domani tra solidarietà, speranza e frustrazione.
A favore delle popolazioni colpite dai sismi di agosto e ottobre 2016, la Caritas altoatesina ha fino ad oggi utilizzato 1.121.283 euro di quanto raccolto grazie alle offerte ricevute (poco più di 1.200.000 euro).
Parteciperanno all’incontro - organizzato dalla Caritas diocesana e dal Centro per la Pace di Bolzano - per informare sullo stato delle cose e per ringraziare la nostra popolazione della solidarietà dimostrata, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, il direttore della Caritas diocesana Giorgio Pallucco e l’allevatore Lorenzo Leoncilli, assieme al direttore della Caritas altoatesina Paolo Valente.
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