A più di 20 anni dall’istituzione ufficiale del Giorno della Memoria, si corre sempre più il rischio che il 27 gennaio si svuoti di significato e che la tragedia dei campi di sterminio venga banalizzata. Elena Bissaca, partendo dall’esperienza decennale dei treni della memoria, ragiona sui modi di trasmettere la memoria della Shoah ai giovani ed offre possibili soluzioni per organizzare al meglio il lavoro legato al 27 gennaio, presentando la memoria come qualcosa di più di una semplice raccolta di ricordi. Ad affiancare Elena Bissaca ci sarà Carlo Greppi, dottore di ricerca in Studi storici, collabora con Rai Storia – come presentatore, inviato e ospite – ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Nel 2017 ha vinto il premio “DIG Awards – Documentari, Inchieste, Giornalismi”, con il film-maker Giampaolo Musumeci, per lo sviluppo di un progetto di documentario intitolato No Border. Militanti ai confini dell'Europa. Collabora anche con il blog culturale Doppiozero e con la Scuola Holden (Biennio in Storytelling & Performing Arts). Socio fondatore dell’associazione Deina e presidente dell'associazione Deina Torino, organizza da diversi anni viaggi della memoria e di istruzione, con i quali ha accompagnato oltre ventimila studenti provenienti da tutta Italia ad Auschwitz e in altri ex lager del Terzo Reich, alla scoperta della storia.
L’evento è organizzato insieme a Villa delle Rose, all’associazione Deina Alto Adige e si svolgerà in collaborazione con la Biblioteca Civica, il Circolo Culturale A.N.P.I. Anita Turra Hans Egarter e Arci Bolzano/Bozen ed è inserita nel “Remember Festival”.
Interviste a Elena Bissaca di
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