Nov 9

61° convegno internazionale - "L'Europa e i problemi dell'Occidente"


Aggiungi al tuo calendario 2023-11-09 15:30:00 2023-11-11 12:00:00 Europe/Rome 61° convegno internazionale - "L'Europa e i problemi dell'Occidente"

Aspetti etici, questioni politico-giuridiche, ricadute sociali ed economiche

Antico Municipio - Antica Sala della Dieta Tirolese ,via dei Portici, 30 rosminibz@libero.it

Aspetti etici, questioni politico-giuridiche, ricadute sociali ed economiche

Dove Antico Municipio - Antica Sala della Dieta Tirolese ,via dei Portici, 30

da 09/11/2023 a 11/11/2023

Orario Giovedì 9.11: ore 15.30-18.30 - Venerdì 10.11: ore 9.00-12.30/15.00-18.30 - Sabato: ore 9.00-12.00

Costo d'ingresso Ingresso libero

Locandina dell'evento
Scarica il file (File application/pdf 5,92 MB)

Come arrivare

Attualmente l'«Occidente» è un problema. Esso pone sul tavolo una serie di rilevanti questioni su ognuna delle quali – anche su tutte – si possono avere opinioni diverse: i diritti civili, la guerra Ucraina/Russia (che è anche uno scontro di cosiddette «civiltà»), l'utilizzo e la destinazione delle risorse (soprattutto di quelle «vitali»), le aspettative (legittime e illegittime) dei popoli, le concezioni etiche (inizio e fine vita, matrimonio, etc.), la visione della politica, la natura e il fine del diritto, nonché la funzione degli ordinamenti giuridici, e via dicendo.
Su questi – e altri temi – è opportuno, pertanto, un approfondimento seriamente condotto e debitamente documentato, il quale consenta di cogliere la Weltanschauung entro la quale si muovono attualmente individui e popoli.
I convegni dell'Istituto hanno sempre affrontato temi attuali e problemi dell'esperienza contemporanea.
L'Istituto ha fatto costantemente propria questa metodologia, escluso (forse) qualche convegno delle lontane origini (seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso) e alcuni incontri degli inizi degli anni '80, allorché sono state operate scelte prevalentemente «erudite», anche se interessanti per l’analisi dei problemi effettivi. Lo dimostra la Collana degli Atti dei convegni organizzati dall’Istituto.

PROGRAMMA
9 Novembre 2023 ore 15.30
Prof. Michael Rainer (Univ. di Salisburgo),
Presidente dell’Institut International d’Etudes Européennes “Antonio Rosmini”
Presentazione del convegno
Prof. Giovanni Cordini (Univ. di Pavia)
Direttore dell’Institut International d’Edudes Européennes “Antonio Rosmini”
Introduzione generale ai lavori del convegno
Relazioni previste (si aggiunge al titolo una breve descrizione delle finalità della relazione) e nomi dei Relatori che sono stati invitati.

1) La perimetrazione di «Occidente»
Relatori: prof. Giulio Maria Chiodi (Univ. dell’Insubria), prof.ssa Consuelo Martinez Sicluna (Univ. Complutense di Madrid), Prof. Danilo Castellano (Udine)
Trattasi di definire il termine «Occidente» che nel corso del tempo ha assunto diversi significati. Individuati questi, è opportuno far emergere i problemi che il termine oggi racchiude al fine di aiutare i partecipanti a comprendere la portata «concreta» dell'intero convegno.

10 Novembre 2023 ore 9
2) L'etica dell'Occidente contemporaneo
Relatori:, prof. Cyrille Dounot (Univ. di Tolosa), dott. p. Edmund Waldstein (Facoltà teologico-filosofica di Heilingenkreuz), prof. John Rao (Univ. St John di New York).
L'ethos dell'Occidente contemporaneo ha dimenticato la parte normativa dello stesso costume, mai abbandonata (anche se talvolta conservata con incertezze) dagli antichi Greci e Romani e fatta costantemente emergere con forza dalla cultura cristiana. Dopo l'avvento della Riforma e, soprattutto, dopo la sua secolarizzazione, la normatività del costume è stata considerata repressiva della libertà individuale e, quando essa è stata imposta, è stata considerata un abuso.

10 Novembre 2023 ore 11
3) L'evoluzione politica dell'Europa moderna: dalla politica come convenzione costituzionale alla politica come processo ovvero dalla «ragion di Stato» alla politologia contemporanea.
Relatori: prof. Miguel Ayuso (Univ. Comillas di Madrid), prof. Jacek Bartyzel (Univ. di Torun), prof. Alvino-Mario Fantini (European Documentation and Information Center di Vienna).
La libertà, assunta come unica vera (la libertà negativa), ha comportato la perdita e il rifiuto della socialità naturale dell'uomo. L'individuo umano – si è detto – può entrare in società solamente sulla base di una sua opzione. Da qui le teorie contrattualistiche, le quali – contrariamente alle aspettative - hanno portato ai totalitarismi del nostro tempo; teorie superate dalla dottrina politologica della politica di derivazione nordamericana e che, nel Secondo Dopoguerra, si sono imposte anche nei Paesi della Vecchia Europa continentale.

10  Novembre 2023 ore 15
4) Stato e ordinamento giuridico: una vecchia questione dell’Europa moderna continentale prebellica.
Relatori: prof. Marcello Maria Fracanzani (Suprema Corte di Cassazione/Roma), dott. Philippe Maxence (Parigi), prof. Pedro Velez (Univ. Nova di Lisbona)
Si tratta di riconsiderare una dottrina del Diritto pubblico ormai abbandonata ma che ha ipotecato a lungo gli ordinamenti e le scelte degli Stati. Ha condizionato opzioni e istituzioni dalla Rivoluzione francese in poi. Si può dire che essa abbia esaurita la sua spinta propulsiva con la dissoluzione dello Stato moderno, avviata dal primato assegnato al Partito sullo stesso Stato, continuata con la dottrina dello «Stato dei partiti», dissoltasi con il primato degli interessi sulle finalità politiche (politologia). La questione delle autonomie ha evidenziato maggiormente questa dissoluzione il cui processo non si è ancora concluso.

10 Novembre 2023 Ore 17
5) Gli ordinamenti giuridici europei del Secondo Dopoguerra: la tutela e la garanzia dei diritti soggettivi come pretese.
Relatori: prof. Josè Joaquin Jerez (Consiglio di Stato del Regno di Spagna e docente all’Univ. Comillas di Madrid), dott. Rudi Di Marco (Udine), prof. Peter Paczolay (Corte Europea dei diritti dell’uomo/Strasburgo, già Presidente della Corte costituzionale ungherese/Budapest).
La reazione ai totalitarismi e al primato incondizionato dello Stato sulla persona ha portato a concepire come opportuno un ribaltamento delle finalità delle istituzioni politiche. In tutti i Paesi dell’Europa continentale. La «nuova dottrina» si è affermata molto gradualmente e non sempre in modo uniforme (tra la Germania Occidentale e la Francia dell’immediato Secondo Dopoguerra ci sono state differenze notevoli, come tra l’Italia e la Spagna). L’impostazione di fondo, però, è stata unica: ovunque si è affermato un orientamento che ha portato a considerare le pretese come diritti soggettivi (che nei contemporanei diritti civili trovano una chiara rivendicazione). Sembra opportuna, a questo proposito, un’analisi comparata degli ordinamenti per capire a fondo su che cosa si regge oggi l’Europa.

11 Novembre 2023 ore 9
6) Il primato dell’economico sul politico: dalla fine dello Stato teorizzata da Marx all’eclissi della comunità politica favorita dall’Occidente.
Relatori: prof. Adrien Peneranda (Univ. di Tolosa), prof. Alessandro Venturi (Univ. di Pavia).
Dopo la lunga stagione in cui il marxismo sembrò trionfare anche in Occidente, si è dovuto registrare il primato dell’economico imposto dall’Occidente medesimo. Questo primato ha favorito la dissoluzione radicale di ogni forma di comunità politica, ridotta a coincidenza di interessi materiali e la cui vita è stata resa precaria dal conseguimento o meno degli stessi. La globalizzazione ha reso ancora più forti le cause dell’eclisse che l’Europa deve attualmente registrare con preoccupazione.

Il prof. Michael Rainer (Univ. di Salisburgo) presiederà i lavori del convegno quale Presidente dell’Institut International d’Etudes Européennes “A. Rosmini”.

Il prof.  Giovanni Cordini (Univ. di Pavia) coordinerà i lavori quale Direttore dell’Institut International d’Etudes Européennes “A. Rosmini”.

Al convegno porteranno il loro contributo i Soci dell’Institut International d’Etudes Européennes “A. Rosmini”.

Commenti

Per inserire commenti devi essere registrato

© 2025 OpenAgenda - realizzato da OpenContent con OpenPA