Opere di
Francesco Mancini, Giovanni Benedetto Platti, Agostino Steffani, Domenico Scarlatti, Georg Friedrich Händel
“Zefiro”, il dio dei venti d’occidente della mitologia greca. In questo nome scelto da quello che è uno degli ensemble italiani più apprezzati a livello internazionale risuona tutta la potenza del suo messaggio artistico: un organico variabile specializzato nel repertorio del Settecento, dove gli strumenti a fiato hanno un ruolo di primo piano. Non a caso, infatti, è stato fondato ed è guidato dagli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi e dal fagottista Alberto Grazzi. In questo appuntamento Zefiro si presenta in forma di quartetto dove al fiato dell’oboe e del fagotto si aggiungono la voce umana, di soprano, ed il clavicembalo a fare da basso continuo. Da qui partiremo per un viaggio nella Cantata del Sei e Settecento, dove si riconoscono quegli “amorosi intrecci” a cui accenna il titolo, tra parole e musica, musica e natura. Dalla Napoli di Francesco Mancini al Nord Europa dove è attivo il compositore Agostino Steffani, fino alla Londra di Händel.
Commenti
Per inserire commenti devi essere registrato