Pubblicato esattamente ottant'anni fa, nel 1945, da un intellettuale del Nord condannato dal regime fascista al confino di polizia in Lucania, Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi segnò la scoperta di un Sud fermo a un mondo prestorico e preindustriale, riaprendo il dibattito sulla mai risolta questione meridionale. Levi, però, guarda a questo mondo col desiderio di conoscere e capire, persino con affetto, e mai con l’intento di giudicare.
Riccardo Gasperina Geroni insegna Letteratura italiana contemporanea all'Università di Bologna. I suoi interessi vertono principalmente sui rapporti che la letteratura italiana del Novecento intrattiene con l’antropologia, la psicoanalisi e la filosofia. Al 2018 risale la sua prima monografia: Il custode della soglia. Il sacro e le forme nell'opera di Carlo Levi (Mimesis), con cui ha vinto la XXI° Edizione del Premio Carlo Levi. Dello stesso autore ha curato la seconda edizione di Quaderno a cancelli (Einaudi 2020) e sempre nel 2020 ha dato alle stampe per Quodlibet uno studio dedicato a Cesare Pavese controcorrente. Nel 2022 ha pubblicato il suo primo reportage narrativo, dal titolo Bologna di carta (il Palindromo). Ha scritto la postfazione dell'edizione 2025 di Cristo si è fermato a Eboli (Einaudi).
L'evento si inserisce all’interno del Seminario Internazionale sul romanzo (Università di Trento).
Info: 0471 997940, biblioteca.civica@comune.bolzano.it
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